Medici e nutrizionisti raccomandano da sempre di fare attività fisica con regolarità, basta anche una camminata di mezz’ora al giorno, insieme al fatto di adottare un’alimentazione varia ed equilibrata.
Consigli validi a tutte le età e che incentivano l’adozione di abitudini in grado di favorire il benessere della persona: nella vita privata come in quella lavorativa.
Nell’approfondimento di oggi ci soffermiamo sui motivi per cui praticare sport riesce a influire positivamente sul rendimento durante le ore del lavoro, garantendo una produttività e una performance ottimali.
I benefici dello sport per chi lavora
Sono diverse le ricerche che evidenziano i molteplici benefici che la pratica sportiva è in grado di offrire per la salute. Ecco alcuni dei più rilevanti:
- Minore eventualità di andare incontro a disturbi cardiaci, anche gravi.
- Prevenzione di malattie che tendono a cronicizzarsi, come il diabete.
- Prevenzione di una condizione di sovrappeso e obesità, complice il mantenimento adeguato del peso.
- Prevenzione dei disturbi mentali, a cominciare dalla depressione.
- Stimolazione dei fattori legati alla salute cerebrale.
- Migliore qualità del sonno.
C’è una correlazione precisa tra attività fisica e stato di benessere: questo è quanto emerge da diversi studi, come quello recentemente pubblicato dalla Loughborough University che ha evidenziato come le discipline di squadra, in particolare, sono efficaci nello sviluppo delle relazioni all’interno delle organizzazioni.
I benefici ci sono per tutti i lavoratori, a fronte di un miglioramento delle performance che genera un circolo di sensazioni virtuose e positive per l’individuo: sentendosi meglio, a livello fisico come psicologico, sarà in grado di dare di più, rendere meglio e persino percepire meno la fatica.
Inoltre, lo sport, essendo una forma attiva di prevenzione, evita che la persona si ammali con una certa frequenza, limitando i giorni di assenza legati ai periodi di malattia.
Sport e politiche aziendali
Le aziende sono consapevoli dell’efficacia dello sport nella vita di tutti i giorni, non a caso sono sempre più propense a inserirlo all’interno di attività collettive che coinvolgono collaboratori e dipendenti.
La ragione sta nel fatto che si sono rese conto che viene favorita la socializzazione e di pari passo il benessere delle persone: le discipline di gruppo sono le più funzionali e tra queste troviamo quelle legate al trekking così come calcio, basket e molti altri.
Iniziative a scopo essenzialmente amatoriale, ma che non per questo esulano dall’agonismo, dalla leadership e dalla competitività: tratti che poi emergono anche nella quotidianità professionale e, nella fattispecie, nel raggiungimento degli obiettivi.
C’è poi un’altra ragione che rende lo sport così positivamente influente sul lavoro e risiede nel fatto che permette di implementare le capacità cognitive.
Lo conferma uno studio della University of British Columbia che ha mostrato come un regolare esercizio aerobico permetta di migliorare le funzioni dell’ippocampo, legate all’apprendimento e alla memoria.
Ricordiamo che a promuovere l’esercizio fisico è soprattutto l’OMS, la quale lo considera un incentivo valido tanto per la salute fisica che per quella mentale.
L’obiettivo ancora in atto interessa tanto la popolazione adulta che quella giovane, ed è di ridurre i casi di attività fisica del 10% per il 2025. Una politica che promette di avere ripercussioni benefiche e interessanti anche sui lavoratori.
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