Tutto quello che c’è da sapere sulla malattia professionale

Malattia professionale: definizione

Secondo quanto riportato dall’Inail, la malattia professionale, detta anche tecnopatia, è una patologia la cui causa agisce lentamente sull’organismo, non è quindi identificabile con una causa violenta e concentrata nel tempo (in quel caso parliamo di malattia non professionale per la quale il lavoratore ha diritto a prendersi dei giorni).

Perché possa considerarsi malattia professionale, la causa deve essere diretta ed “efficiente” ossia produrre l’infermità in modo esclusivo o prevalente.

È quanto previsto dal Testo Unico dei lavoratori per le malattie contratte mentre si svolgono attività particolarmente rischiose. Ma non solo: sono considerate come valide anche cause extraprofessionali che possono avere sì concorso, purché non siano queste a produrre da sole l’infermità.

La malattia professionale prevede invece che il rischio sia proprio provocato dalla lavorazione e da una serie di atti ripetuti – per esempio inalare costantemente sostanze chimiche e senza alcune protezione – oppure dall’ambiente in cui ti trovi e in tal caso parliamo di rischio ambientale.
Spesso quando si parla di malattia professionale, si parla anche di causa di servizio che viene appunto riconosciuta dall’Inail nelle situazioni che abbiamo anticipato sopra.

Malattia professionale: quali sono i lavoratori tutelati

A essere tutelati dall’Inail in caso di malattia professionale sono sia i lavoratori dipendenti pubblici che privati che i parasubordinati. Inoltre, sono tutelati anche alcuni lavoratori autonomi come i coltivatori diretti o artigiani.

Le liste delle malattie professionali del sistema “misto”

con il Decreto Ministeriale del 2004 le malattie sono state raggruppate in 3 liste:

  • Lista malattia professionale Inail per la quale l’origine lavorativa è elevata. Ad esempio l’ernia discale lombare per la movimentazione manuale dei carichi eseguita con continuità durante il turno lavorativo o la tendinopatia del quadricipite femorale degenerativa da microtraumi o posture incongrue a carico del ginocchio, tunnel carpale, borsite
  • Lista malattia professionale Inail la cui origine lavorativa è di limitata probabilità. Tra queste ci sono la talalgia plantare, la tendinite del tendine d’Achille, la sindrome del tunnel tarsale per traumi e posture incongrue a carico del piede e della caviglia per attività eseguite durante il turno di lavoro, l’ernia discale lombare per i lavoratori che sono esposti a vibrazioni trasmesse al corpo interno per la guida di automezzi pesanti o la guida di automezzi meccanici.
  • Lista malattia professionale Inail la cui origine lavorativa è possibile. come la sindrome dello stretto toracico (dove però la causa non sia di tipo vascolare) e il morbo di Dupuytren (malattia che interessa la mano) per il lavoratore che è esposto a microtraumi e posture incongrue degli arti superiori per attività che vengono eseguite con ritmi ripetitivi e continuativi per almeno metà del turno di lavoro.

Gli obblighi del datore di lavoro

il dipendente comunica al datore di lavora la malattia, quest’ultimo deve provvedere ad inviare la denuncia  all’Inail entro 5 giorni lavorativi e può essere inviata direttamente online tramite sito . Nella denuncia il datore di lavoro deve indicare oltre ai dati dell’azienda, i suoi e quelli del lavoratore:

  • il certificato medico e la malattia per la quale è richiesta una descrizione approfondita
  • il luogo di lavoro
  • il settore
  • il contratto con le lavorazioni effettuate
  • l’orario di lavoro
  • la retribuzione del lavoratore
  • l’esistenza di un’autorizzazione ad anticipare l’indennità di inabilità temporanea assoluta.

A presentare la denuncia può essere per conto dell’azienda anche un consulente del lavoro.

 

L’indennità dell’Inail per la malattia professionale

In caso di malattia professionale riconosciuta che impedisce al lavoratore di tornare a lavorare, gli viene corrisposta una indennità che parte dal quarto giorno successivo alla manifestazione della malattia professionale e comprende anche i giorni festivi fino a quando c’è la guarigioni clinica. L’indennità viene così suddivisa:

  • 60% della retribuzione media giornaliera fino al 90° giorno
  • 75% della retribuzione media giornaliera dal 91° giorno fino alla guarigione clinica

Come fare se non viene riconosciuta la causa di servizio

Se l’Inail invece non dovesse riconoscere la causa di servizio, il dipendente può  fare ricorso e ha tempo 3 anni da quando è stato notificato il mancato riconoscimento. 

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